L'articolo, di Franco Manzoni, è tratto dal <<Corriere della Sera>> del 6 dicembre 2011
Geniale, riservato, altruista. Non era come molti un semplice architetto da commessa, pronto nel lavoro soltanto a soddisfare le richieste dei clienti, ma un uomo determinato a portare avanti le proprie idee, uno storico dell'arte che tutelava e restaurava palazzi e affreschi rinascimentali. Un maestro del segno e del disegno, creativo, curioso, sapiente, con lo sguardo proiettato al futuro, senza mai dimenticare il passato.