Gli sforzi del Comune per rilanciare le periferie
L'articolo, di Daniela Benelli, è tratto dal <<Corriere della Sera>> del 3 gennaio 2012
Sollecitata dall'articolo sulle periferie di Massimo Rebotti dello scorso 23 dicembre, vorrei condividere alcune riflessioni e informazioni su come la giunta comunale sta affrontando questo tema. Il sindaco Giuliano Pisapia ha assunto l'impegno di dare una svolta di cambiamento alla vita nei quartieri. Così sono nate le molte iniziative che hanno animato le Zone del decentramento in questi mesi: le feste di quartiere nelle domeniche senza auto, il decentramento dei mercatini di Natale, la diretta della «prima» della Scala in molte sale della città, le centinaia di eventi di «Bianco inverno».
La lezione di Barenboim sul Don Giovanni in un teatro di periferia (citata in positivo) è un fatto importante e nuovo. Continueremo e perfezioneremo nel tempo questa linea di azione. Siamo però anche consapevoli che decentrare eventi culturali e portare grandi artisti in periferia non può bastare a risolvere i problemi e le deprivazioni che affliggono alcuni quartieri della città. Il problema da aggredire con urgenza è quello delle situazioni di degrado urbanistico e sociale.
Per questo uno degli ambiti su cui stiamo investendo più energie e risorse sono i progetti di rigenerazione urbana. Con un nuovo bando abbiamo riattivato i «contratti di quartiere» (progetti di recupero edilizio e sociale) che si erano arenati: Ponte Lambro, Molise Calvairate, San Siro, Mazzini, Gratosoglio. Gli abitanti e le associazioni di questi quartieri lavoreranno insieme con gli operatori sociali del Comune e del privato sociale perriqualificare l'edilizia popolare e affrontare i problemi di convivenza, creando reti di cooperazione e mutuo aiuto che generino vera coesione sociale. Con finalità analoghe verranno avviati nuovi laboratori di quartiere in aree con particolari fragilità sociali: Niguarda, Salomone-Zama, Solari, Padova. Sono progetti complessi, che coinvolgono diversi assessorati oltre alle Zone del decentramento e che daranno i primi risultati tangibili tra qualche tempo.
Anche per quanto riguarda la cultura, la sfida vera è quella di riattivare il tessuto associativo dei quartieri: far diventare i cittadini protagonisti della vita sociale e culturale, sostenere il self help e il riutilizzo degli spazi inutilizzati o abbandonati. Il mondo della cultura e delle arti sarà coinvolto per aiutare la crescita delle realtà diffuse nel territorio, rafforzandole, e per allargare la partecipazione dei cittadini. Infine, una delle novità cruciali di questa amministrazione è il trasferimento di poteri alle nove Zone. Si tratta di una trasformazione profonda della città, che la ridisegna da monocentrica a policentrica, fino all'istituzione dei nuovi municipi urbani e della città metropolitana, sul modello di molte altre metropoli europee.
Solo così la qualità urbana potrà essere curata in tutti i quartieri e contemporaneamente si affronteranno meglio le grandi questioni irrisolte di area vasta, dall'ambiente ai trasporti, dalle infrastrutture al governo del territorio.