Milano

La quercia


quercia
La quercia di Piazza XXIV Maggio a Milano

Tre buchi per capire dove va Milano

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Tre buchi. Occorre studiarli in profondità, per capire cosa succede a Milano e, di conseguenza, all'ltalia.
Partiamo da un'ammissione superficiale: mentre sulla democrazia parlamentare improvvisiamo, maneggiamo bene il meccanismo che governa le città. Il voto amministrativo è spesso pragmatico, non solo ideologico. Le vittorie municipali si festeggiano con sobrietà, le sconfitte senza drammi. Deputati e senatori sono imbullonati al seggio; dopo due mandati, il sindaco ringrazia e se ne va. Anche nel governo delle città, tuttavia, avvengono cose strane.

Jefferson, primo americano in città "copiò" i segreti dell'agricoltura lombarda

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La prima di tante ambasciate che i neonati States distribuiranno nel mondo intero era stata aperta a Parigi. Il primo ambasciatore fu Thomas Jefferson, colui che il 2 luglio 1776 aveva scritto di suo pugno la dichiarazione di indipendenza del proprio Paese, e che dal 1801 al 1808 ne sarà a capo come presidente.

Le origini del nome

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Primi della classe? No, primi della scuola

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Dopo 30 anni ritornano le medie sul Naviglio
L'articolo è tratto da <<Il Giorno>> del 2 febbraio 2011


DOPO TANTE LOTTE dei nostri genitori ce l'abbiamo fatta. Siamo i pionieri della prima H della Scuola media «Ilaria Alpi» di via San Colombano, in un quartiere tranquillo di periferia dove oltre al Naviglio Grande c'è ancora qualche spazio verde. Quando eravamo alle elementari, in questo edificio non c'era-no le medie e molti spazi erano inutilizzati. Immaginatevi una grande e bella scuola di cui una parte è deserta. Alcuni anni fa, un'ala dell'edificio era occupata da un centro di formazione professionale. La maestra ci aveva accompagnato presso alcuni di quei locali in disuso: c'era l'aula di educazione alla cittadinanza e l'aula di meccanica (infatti dalla serratura della porta chiusa si intravedeva una specie di motore).

QUEST'ANNO, l'I.C. «Ilaria Alpi» ha riaperto una prima media proprio qui dopo tanti anni e il risultato è che noi della H abbiamo molti spazi qua-si solo nostri: un corridoio grande, molti laboratori condivisi con le cinque elementari. (la biblioteca, l'aula d'Informatica, la palestra, l'aula di Psicomotricità, l'aula video, la LlM nuova di zecca, l'aula di Inglese, l'aula di Pittura, l'aula di Scienze, il Teatro) e... niente fila per andare in bagno. C'è perfino un bel cortile con giardino e orto. La scuola tutta per noi: si fa quasi paura a pensarci. Noi primini siamo anche i più grandi, ci conosciamo tutti quasi già dall'asilo e il lato positivo è che non ci sono bulli che ti rubano la merenda. Un momento speciale è al mattino presto.
Alle otto, la scuola è deserta, in bidelleria i commessi aspetta-no per aprire, da fuori attraverso i vetri s'intravede la scalinata. E ora! Suona la campanella, le porte si aprono e zitti zitti si ascolta un silenzio tombale. Unici ad entrare, saliamo le scale lentamente e intravediamo in fondo al corridoio una luce proveniente dalla nostra classe. Chi sarà? In questo clima di suspense ci affacciamo alla porta: questa volta è la prof che è arrivata per prima, ma non si sa mai, poteva essere anche un fantasma. E meglio che usiamo bene tutte queste aule ora che sono soltanto nostre: questa solitudine l'anno prossimo finirà, arriverà la nuova prima e inizierà tutta un'altra avventura.

Il progetto

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Il sistema computerizzato raccoglie le segnalazioni dei cittadini inoltrandole subito agli uffici. Nella top ten dei guai: pali storti e veicoli abbandonati o dall’sos all’intervento passano solo poche ore.


Ambrogio


Poche ore per riparare una buca o raddrizzare un palo. Per rispondere, coi fatti, alle segnalazioni dei cittadini milanesi. E l’ambizioso obiettivo del "Progetto Ambrogio", avviato da un anno in tutte le nove zone della città: il 56% delle segnalazioni raccolte da questo sistema (in tutto superano le 10mila unità) ha già trovato un lieto fine. Tutto grazie a un sistema in grado di recapitare immediatamente agli uffici "giusti" le denunce. Per inviare i problemi (con relative foto) i vigili urbani sono stati dotati di 142 palmari. E presto ne arriveranno altri 27 per i Consigli di zona, tre per ciascuno.

Barona, fuori dai luoghi comuni

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Dal 2 al 13 Dicembre 2011, Spazio Seicentro, via Savona 99, Milano


La mostra "Barona: fuori dai luoghi comuni" è il prodotto finale del workshop di fotografia sociale diretto da Giulio di Meo e organizzato nel quartiere Barona in collaborazione con Barrio's, fotoUp ed il Consiglio di Zona 6.

TANTO PER CAMBIARE: strage di alberi (largo ai box)

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Un ennesimo regalo al veleno della Befana milanese: alberi sanissimi eliminati per la realizzazione dell’inutile parcheggio (Piazza Bernini, Milano)
<<Corriere della Sera>> del 6 gennaio 2012


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