storia

Corpi, reliquie e crocefissi - viaggio nella Milano sacra

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Dal molare di San Cristoforo alla croce miracolosa di Santa Prassede a San Marco, la città è disseminata di oggetti e resti dei santi

Articolo di Massimo Piccaluga

La Santa Ganassa in San Cristoforo; la Sacra Fascia della Beata Vergine in San Marco o il calco della mano destra di Toscanini al Museo della Scala: Milano è una delle città italiane a più alta concentrazione di reliquie sacre e profane. Processioni, traslazioni, benedizioni, suppliche nei momenti di pestilenza o di guerra: fu questo l'importante compito svolto dai resti sacri, sempre custoditi in speciali teche accompagnate, secondo le disposizioni del Concilio di Trento (1545-1563) dalla certificazione del vescovo.

Non capiamo più la nostra civiltà

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Un interessante contributo programmatico e critico del Prof. Andrea Carandini sul futuro dei nostri beni culturali. L'articolo è tratto da Il Giornale di gennaio 2010.

"Città e campagne sono fiumi di storia che scorrono nell'indifferenza: e' una questione nazionale"

Ignoranza di ritorno, cementificazione, mancanza di fondi: l'allarme dell'archeologo per l'Italia e il suo patrimonio millenario.

Le città e i paesaggi sono fiumi di storia che scorrono e vi dovremmo distinguere le varie civiltà. Ma nel frattempo le arature profonde distruggono. Intere città antiche sotto campi di grano svaniscono per gli scassi. Una fattoria antica, di cui ieri scorgevamo i reperti tra le zolle, oggi non lascia traccia. Così Pompei cala centimetro per centimetro, in grande parte inedita, fino a quanto non resterà che polvere. Non è il muretto, il singolo reperto a preoccupare: è il tutto neppure documentato.

Ma è l'arte la prima a scoprire mondi

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arte mondi

L'intervento di Giulio Giorello tratto dal Corriere della Sera del 18 giugno 2009
"Da caso nasce cosa?" (Indicia da Escher)

Pavia e la via Francigena: la Provincia investe sulla strada di Sigerico

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Dalla Lomellina al Po, sono 130 i chilometri di cammino in cui sono stati posizionati nuovi segnali e indicazioni per valorizzare il percorso. L'articolo, di Enrico Venni, è apparso sul Corriere della Sera in data 30 maggio 2009.

PAVIA - I Comuni pavesi attraversati della Via Francigena saranno indicati da segnalazioni che informeranno turisti e passanti, ma anche molti abitanti che fino a oggi non sapevano neppure di far parte di un territorio storico così importante. «Abbiamo raggiunto un risultato significativo per la valorizzazione di 130 chilometri della nostra provincia lungo questo percorso storico - gongola l'assessore al Turismo e Attività Termali della Provincia di Pavia, Renata Crolli - la posa di un'adeguata cartellonistica contribuirà a rendere la Via Francigena ancora più riconoscibile e identificabile. Un'iniziativa di promozione del territorio oltre che di ospitalità nei confronti dei pellegrini».