Eid-Olon - capitolo 1
EID-OLON, IL SEGRETO DELLE ACQUE MERAVIGLIOSE
Milly Franco
1. Caso, natura o artificio?
La giuria, riunita nella sede del club, passò tutta la mattina a registrare le opere ed esporle nella sala delle premiazioni. Vennero fatti i primi commenti e giudizi di merito. Alcuni dipinti risentivano d'esser stati completati in un secondo tempo e non en plein air, a causa del peggioramento atmosferico. Dopo pranzo, i giudici si ritrovarono davanti ai quadri, di varie dimensioni, ed ai poster fotografici nel formato regolamentare di 30 x 40.
Fra le tante prospettive della chiesa e del ponticello, sullo sfondo di antiche canoniche, spiccava per la sua semplicità una fotografia del Lambretto/Olona, che proprio in quel punto sottopassa il Naviglio, ricevendone in parte le acque.
"Parrebbe un'inquadratura casuale: non si capisce quali elementi del paesaggio, oltre l'acqua, l'autore abbia voluto valorizzare. Anche il colore non dice granché, grigio chiaro sopra, grigio verde sotto."
"Forse voleva proporci la vorticosità del fiume." Uno dei commissari lesse il nome dell'autore e l'età. Si trattava di una bambina di soli nove anni. "Ah, ecco. È la figlia del Luisin, il padre è in concorso con un quadro, la figlia - lodevole - ha voluto partecipare anche lei con una foto..." "Potremmo esporla fuori concorso..." Il regolamento non pone limiti d'età, in nessun senso. Direi di accettarla comunque, anche per premiare la buona volontà."
I giurati passarono oltre. Improvvisamente l'architetto Dionigi, che s'era attardato ad osservare, gridò: "Ma è una foto truccata! Manipolata! Non può essere opera di una bambina!" "Che assurdità " disse uno che gli era vicino. "Io non ci vedo proprio nulla di particolare."
L'architetto si fece portare un foglio da lucido trasparente. Lo sovrappose alla foto e ripassò con l'evidenziatore giallo alcune zone. In effetti sembravano affiorare varie facce. "Pare che il fiume sia abitato."
"Questo viso si sovrappone in parte, a quest'altra manca un pezzo." "Questo qui nasce dall'orbita di uno più grosso, e guardando bene c'è una minuscola faccia anche nell'iride." "Dalle sue labbra si genera tutta la mascella di un altro!" "Qui ci sono almeno cinque prosopopee compenetrate insieme..." "In una specie di scialuppa antropomorfa tra le onde!"
"E qua vedo un volto fra due ali di rondine spiegate in volo... impressionante!..." "Va là, non dirne più! Fa' vedere. Però...! Di profilo!"
"È incredibile. Qualcuno ci vuole prendere in giro. Qualcuno che ci sa fare col computer" disse Erminia, la bibliotecaria. Il Presidente negò di scorgere alcunché, tentando di passare oltre, dato che le opere in concorso erano tante. Propose quindi di eliminarla per insufficienza tecnica, cosa che provocò una certa ilarità, poiché invece, a ben guardare, quella foto truccata denotava un'eccezionale abilità grafica.
"Si tratta di coincidenze... di macchie insulse" gridò la signora Olga, rappresentante del comitato delle Casalinghe. "Ci saranno delle pietre sul fondo, oppure altra roba: con tutta la spazzatura che i maleducati ci buttano dentro!" "La signora ha ragione. Cosa stiamo a perder tempo" sbottò Aristide Guido, un funzionario in pensione. Molto efficiente, però, quando si trattava di problemi di sicurezza e viabilità, perché poteva ancora contare su buoni contatti in Comune.
"E che ne dice o' prufessuri, chiese il maestro Ferdinando, sentiamo lui cosa ne pensa." "A me pare un'immagine complessa, realizzata con una tecnica ispirata ai frattali. In ogni caso è roba da esperti."
Voi matematici li vedete ovunque, i frattali, scherzò la bionda Tea, ch'era stata sua alunna al liceo, ed ora lavorava da segretaria in uno studio notarile. Infine cominciarono a parlare tutti insieme e il Presidente, stufo del disordine, decise che avrebbe chiamato la giovane fotografa per ascoltare cos'aveva da dire.
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