Verde di rabbia
Emilia Franco, Consigliere Verde Zona 6
La questione ambientale si sta rivelando l'ennesima «tela di Penelope»: da un lato si tesse dall'altro si disfa. L'iniziativa dell'assessorato all'Ecologia, concernente i corsi di formazione per guardie ecologiche, non è stata affatto pubblicizzata in zona 6 dove peraltro ci sarebbe grande bisogno di tali operatori dell'ambiente.
L'unica copia del bando è stata affissa in Consiglio di Zona «sotto» innumerevoli altri manifesti, commemorativi e festaioli, nessuno dei quali, purtroppo, trasparente.
Dato che le mie proteste vengano sistematicamente ignorate, chiedo che l'avviso per partecipare al corsi sia inviato direttamente alle scuole e ai circoli della zona, affinché tutti i cittadini, specie giovani e donne disoccupate e anziani ecologisti, siano informati - com'è loro diritto - dell'opportunità.
Purtroppo l'atmosfera in Consiglio di Zona 6 è asfittica e non solo per le questioni ecologiche: è di questi giorni la bocciatura, con l'aiuto del rappresentante liberale, della proposta Dc-Prl-Verdi d'istituire la Commissione ecologia.
In tre mesi e mezzo ben cinque tra consiglieri e coordinatori, oltre al Coordinatore territoriale, si sono dimessi, mentre crescono gli episodi di sciacallaggio (volantini anonimi diffamatori) e di involuzione politica (la sottoscritta rappresentante dei Verdi additata al pubblico disprezzo sulla stampa di zona perché... «sedutasi accanto al consigliere missino» (!).
Intanto, nonostante le continue festicciuole del C.d.z. spacciate per grosse operazioni socio culturali, per le quali si spendono centinaia di milioni dei contribuenti, la cementificazione in zona procede al galoppo, il verde scompare nel grigio e la Barona è sempre più «periferia».