Nei decenni seguenti la Seconda guerra mondiale, venne perfezionata una tecnica ispirata agli stereogrammi, che potrebbero definirsi oggetti bidimensionali percepiti come tridimensionali.
Con una particolare ginnastica oculare, si riesce a mettere a fuoco tale immagine, diversa da quella rappresentata, visibile, come si spiega nel seguente articolo pubblicato da <<Panorama>> (14 ottobre 1994).