Sugli alberi di Corsico fiorisce una drammatica Fuga in Egitto...
Uno degli esempi più spettacolari della Natura Artista si trova in ambito Navigli, precisamente nell'area Ex-Pozzi, recentemente recuperata dal Comune di Corsico a specchio del Naviglio Grande.
Si tratta di un albero all'inizio della fioritura primaverile, che un gruppo di residenti, alcuni anni fa, ha guardato incredulo per settimane. Da un certo punto di vista, lasciando come "quinta arborea" un altro albero sulla destra, si notava facilmente il concomitare di linee compositive di una precisione formidabile, che concorrevano a formare una sorta di sacra famiglia: madre, padre e bambino in prospettiva.
Da questa prima immagine si può ricavare ciò che appariva per primo agli occhi sbalorditi della gente.
Subito dopo viene percepita la figura di Giuseppe, come intento a guidare il gruppo: si tratta chiaramente di una fuga in Egitto. Chi è esperto di storia dell'arte ricorderà certamente alcune suggestioni del quadro Fuga in Egitto di Andrea Solario, seguace di Leonardo. (Tra l'altro la zona si trova proprio sul percorso di quella che era una volta la via Leonardo da Vinci tra Corsico e Buccinasco, di cui residuano a tutt'oggi due tronconi separati.)
Come a sottolineare la gravità del pericolo incombente, si evidenziano un grande volto femminile atteggiato a terribile angoscia e un volto in prospettiva, presumibilmente San Giuseppe, con una corta barba.
A questo punto, si rende percepibile, e interpretabile, anche la quinta arborea sulla destra, dove alcuni minuti punti di luce suggeriscono un Erode ossessionato dal pensiero del bambino Gesù da trovare e distruggere.
Il volto del re infanticida si presenta come in un quadro cubista (o futurista) fronte-profilo in simultanea.