Lettera al Sindaco di Milano: una proposta di convegni culturali per l'Expo nella cascina Corio
Milano, 5/5/13
Al Sindaco di Milano GIULIANO PISAPIA
e per conoscenza:
Commissario Unico per l'EXPO G. SALA/MI
Assessore Ambiente/Mobilità P. MARAN/MI
Assessore Cultura FILIPPO DEL CORNO/MI
Ministro per i Beni e A.C. M. BRAY/RM
Ai principali quotidiani milanesi
Caro Sindaco,
nei giorni scorsi sono stati pubblicati vari articoli che ci esortano a supplire con l'intelligenza e "la cultura" alla restrizione pecuniaria che investe anche l'EXPO. Certo neanche i grossi capitali impegnati nelle ultime edizioni internazionali hanno assicurato un ritorno soddisfacente in termini di miglioramento (più che urbanistico, di qualità della vita e/o prestigio). Quindi la scommessa andrebbe COMUNQUE mirata con realismo coerente alla aspettative suscitate, evitare interventi come - cito a caso - fontanelle becere tipo quelle che hanno distrutto l'armonia di piazza Tirana e piazzale Cadorna, creando viceversa maggiori problemi di costi di manutenzione e di sicurezza.
A mio parere invece è proprio la dimensione culturale con l'offerta di Arte che è molto cresciuta negli ultimi anni a Milano, anche grazie alle eccellenze quali Ambrosiana, Archeologico, Diocesano, Museo della Scienza e della Tecnica, eccetera, impostando un rapporto partecipativo con famiglie e studenti anche grazie all'impegno degli ultimi assessori. Peccato veramente aver abbandonato il logo dell'EXPO con l'Uomo di Leonardo, simbolo umanista davvero planetario e... "tutto nostro"! Comunque si sono avviate relazioni significative coi maggiori musei, Londra, Parigi, eccetera, altri - ad es. nel nord-est - si sono consorziati in rete per ottimizzare l'offerta turistica.
Quindi questa non è più la Milano "provinciale in arte" di qualche tempo fa, anche se non è la Firenze da "sindrome di Stendhal" (ma va detto che lui ci preferiva a qualsiasi altra città!).
Anche noi riteniamo che la cultura leonardesca possa rappresentarci certamente al meglio tant'è vero che da molti anni ormai ne inventariamo le tracce nelle campagne di zona, divulgando tali contenuti con dei "quaderni del territorio" e mostre fotografiche. Anche noi abbiamo tracciato idealmente dei "percorsi di Leonardo" in periferia e Le proponiamo di potenziare questa funzione tra i Navigli per poter abbinare le scoperte dell'arte con quelle della natura, realizzando il binomio cultura-colture in modo perfettamente in tema con l'EXPO.
Sfruttando l'effetto Dan Brown possiamo dare ai turisti degli input che faranno loro ricordare a lungo questi luoghi, dove Leonardo sistemò la rete ipogea dei camminamenti tra palazzi del potere, strutture militari, chiese, cascine, case dell'acqua eccetera, ottimizzando le preesistenze medioevali innestate sulla centuriazione romana (cardi e decumani compresi, come all'EXPO). Di recente è stato restaurato in asse al Naviglio il palazzetto CORIO, capo di guardia visconteo sforzesca negli anni di Galeazzo Maria e Ludovico, la cui loggia, all'epoca aperta, ispirò l'ambiente del Cenacolo, ammirato in tutto il mondo proprio per la sua rivoluzionaria prospettiva centrale (vedi allegati A-B). Ci risulta che decine di piccoli appartamenti ricavati dai fienili della corte rustica non siano stati venduti. Perciò il Comune potrebbe "affittarli", per questi pochi anni EXPO, insieme al grande ambiente dell'ex chiesetta nobiliare (tipo loft) per organizzare convegni anche internazionali e un seminario mensile di ricerca sulle novità della pittura-paesaggio vinciana.
Questo materiale lo ritengo davvero rivoluzionario, in quanto propone ipotesi altamente probabili sui contenuti segreti dell'iceberg-Leonardo (mai evidenziati in passato se non per allusioni definite all'epoca "esoteriche", ma oggi divulgabili con successo tra il pubblico delle immagini Internet, e anche fonte di facile guadagno se coperte da copyright editoriale). Il metodo dí indagine visuale basato sulla estrapolazione di matrice neoplatonica, perfezionato da Leonardo e collaudato da schiere di artisti in tutto il mondo (soprattutto gli impressionisti francesi, amati anche dai profani) è stato da me personalmente rispolverato e applicato alle immagini di routine dei quotidiani oltre che, ovviamente, alle opere d'arte. Naturalmente sono disponibile per quanto sopra descritto al fine di dare all'EXPO un'impronta di novità e di ricerca permanente in un campo, come l'Arte, in cui non abbiamo rivali come ci viene senza alcun dubbio riconosciuto (vedi allegato C=ritratto "neoplatonico" di Leonardo).
Le spese, oltre gli affitti, da ripianare eventualmente con le rette dei seminari, sarebbero limitate all'istituzione del bookshop, librerie, bar interno al cortile, 200 sedie, attrezzatura per congressi (registrazione e traduzioni), rimborsi agli operatori non istituzionali e all'acquisto di un piccolo georadar in dotazione ai nostri consulenti speleologi.
Nella speranza che la proposta possa interessare, porgiamo i nostri migliori auguri EXPO.
Emilia Franco, studiosa di Leonardo, ex insegnante di arte
Rita Monfredi, v/presidente SA.SBEM
Alessandro La Spada, respon bile INTERNET www.verdinavigli.org
Fabiola Marchet, responsabile Ufficio Comunicazione www.verdinavigli.org
Arch. Federico Pecorino, consulente scientifico TESES