Ciampi non ha firmato il decreto anti-ambiente!
Proprio il giorno successivo a quello in cui abbiamo ripubblicato l'editoriale scritto da Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente del FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano), per la rivista dell'ente, tornando sull'argomento del decreto delegato di riorganizzazione delle norme di tutela dell'ambiente, giunge la notizia che il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi non lo ha firmato!
Tra tutte le voci contrarie al provvedimento concepito e presentato dal governo in carica (per i motivi suggeriamo di leggere proprio l'intervento di Mozzoni Crespi), Ciampi ha ritenuto particolarmente rilevanti i problemi segnalati dalla Conferenza stato-regioni. E dunque ha chiesto chiarimenti a chi gli ha inviato il decreto per la firma, il governo.
Nei venti giorni mancanti alle elezioni politiche il ministro Matteoli farà sicuramente fatica a rispondere in modo circostanziato, e magari a presentare una versione emendata del decreto. Il 9 aprile rappresenta lo spartiacque in quanto all'indomani delle elezioni entreremo nel consueto periodo transitorio, tra un parlamento e il successivo, in cui per ovvi motivi il presidente della Repubblica potrebbe astenersi dal validare ulteriori provvedimenti, così da consentire alle nuove camere e al nuovo esecutivo di riesaminarli.
Scampato pericolo? Diciamo che le cose si mettono meglio. Vedremo nei prossimi giorni se la contesa sarà rinviata al nuovo parlamento, come vorrebbe la correttezza, o se chi ha voluto questo provvedimento attuerà una qualche sorta di blitz per farlo passare a tutti i costi.