Proposte per la riqualificazione della Richard-Ginori

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Lo storico complesso industriale Richard-Ginori, sito a Milano in via Ludovico il Moro (affacciato per diverse centinaia di metri sul Naviglio Grande), sta andando completamente in rovina ed è diventato ricettacolo di sbandati e spacciatori. A pochi metri invece brillano le torri di vetro di giganti industriali moderni come Nestlé e ADP. Il comitato di quartiere delle vie Santi, San Colombano e Buccinasco (SASB) ha elaborato un'interessante proposta di riqualificazione della struttura. La proposta è stata presentata ieri al consiglio di zona 6, competente per territorio.

COMPLESSO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE "RICHARD GINORI",
v. Ludovico il Moro - dismesso

La culla del disegno industriale prima del Bauhaus

Richard Ginori bn - 1Considerato il primo e maggiore insediamento socio-industriale in territorio cittadino, tuttora leader italiano col marchio POZZI-GINORI.

Fondato dal francese RICHARD, che voleva importarvi lo stile dalle ceramiche di Sevres, ma poi produsse, con le famose "muffole" (forni esclusivi) "di tutto" per la popolazione:
- Gamelle, tazzinette, pitali, mattoni refrattari (per ferriere, caldaia, caloriferi, forni per la soda, toilette);
- Articoli per la chimica, ganci per produzione di seta;
- Telegrafia: isolatori, carrucole, vasi porosi. E per queste ultime tecniche deteneva il primato mondiale;

Raffinatissima la produzione di ceramiche da tavola. Oggetto di migrazione interna, all'epoca dell'unità  d'Italia, raggiungeva quasi il migliaio di occupati. Come a Crespi d'Adda, vannero costruite abitazioni operaie a corte, asilo nido, scuola con musica, disegno e modellazione, cassa per gli ammalati, società  di mutuo soccorso.

Richard Ginori bn - 2Con l'ingresso in societa di GINORI, nobile toscano, si ebbe un salto di qualità , per cui si giunse a creare dei "multipli", su prototipi di grandi botteghe rinascimentali fiorentine, esportando in tutto il mondo composizioni tipo Della Robbia etc (prima querelle per i falsi nell'arte).
Il primo edificio utilizzato fu un rustico seicentesco, adattato ad abitazione neoclassica nel '700 con l'aggiunta di un timpano. Nel 1809 fu adibita a fabbrichetta sfruttando la forza motrice del Naviglio, nel 1830 iniziò a prodorre porcellane. STILE NEOCLASSICO, lineare.

Un ingresso presenta piastrellatura con motivi di ART DECà" (Liberty). Tali stilemi si ripetono all'angolo con via Morimondo e nella parallela Watt, esterna al quartiare RI. GI. (angolo via Binda). All'inizio della via Watt, notevole esempio di LIBERTY è la scuola materna.

In via Watt - angolo Pestalozzi è presente un esempio notevole di ECLETTISMO OTTOCENTESCO nell'edificio per abitazioni signorili recentemente restaurato. Via Morimondo serpeggia in diagonale tra RI. GI. e caseggiati della via Watt, mantenendo l'andamento d'impianto medievale che collegava il Naviglio con Rottole di S. Cristoforo (ora c'é la Fornace CURTI).

Richard Ginori bn - 3All'inizio di via Morimondo è possibile notare il singolare contrasto tra lo stile MODERNO/RAZIONALISTA delle torri in vetro e il basso andamento perimetrale della fabbrica, caratterizzato dai toni caldi del mattone e ritmato dalla teoria di FINESTRE NEOGOTICHE: contrasto molto attuale ed interessante che non si dovrebbe perdere, in quanto completa la transizione sette-novecentesca del complesso. Infatti oggi, dal punto di vista strutturale e formale, RI. GI. risulta piu completa ed omogenea sotto il profilo architettonico/artistico/storico che dal lato tecnico/industriale, essendo state disperse e demolite le parti piu caratteristiche della produzione, quali forni e vasche.

Proposte di recupero
A nostro parere si dovrebbe soprattutto mantenere il portato di "spaccato socioproduttivo" realizzando, attraverso il restauro filologico e l'integrazione di terziario avanzato di tipo culturale, un grande percorso-agorà  polisemantico che configuri un borgo dinamico, articolato ed autonomo. In particolare:
- Restauro filologico degli elevati visualizzabili dall'esterno, sul Naviglio e su via Morimondo;
- Alcuni grandi loft a livello strada, ad uso "teatri di posa" per realizzazioni di alto contenuto comunicazionale e soggetti a programmazione dell'ente gestore: ad esempio pubblicità  creativa, shorts per TV etc;
- Una serie di nicchie espositive lungo il boulevard per mostre, inoltre vetrine collegate a botteghe artigiane all'interno del borgo RI. GI. o viciniori;
- Area verde pubblica per la costruzione di un piccolo museo all'aperto di ARCHITETTURA INDUSTRIALE, vedi in "La Scuola Adotta un Monumento", progetto PEGASO del Liceo Scientifico VITTORINI di Milano, "EX FABBRICA RICHARD GINORI";
- Recupero ponte mobile con passaggio diretto nella RI. GI., anche attraverso appoggio a strutture torri in vetro. Punto informativo e bar, vedi progetto ORDINE ING/ARCH. + AMICI NAVIGLI "PONTE-BIBLIOTECA";
- Residenza fissa solo per operatori del borgo (manutenzione, sorveglianza, conduttori botteghe artigiane, custodi).

Percorsi tematici
Es. DELLA CERAMICA: dal piccolo Museo Archeoindustriale all'aperto, attraverso via Morimondo e slargo Ohm, subito in via S. Giuseppe Cottolengo si trova la Fornace CURTI, per completare il percorso con le tecniche di cottura. Davvero interessante una visita anche al Museo Ceramico, alle botteglhe e ai laboratori degli artisti. È possibile acquistare opere.
Es. DEL FERRO E BRONZO: prevalentemente interno con botteghe e oggettistica.
Es. DEL PRIMO DISEGNO INDUSTRIALE: disegno applicato alla produzione industriale prima del Bauhaus.
Altri...

Collegamenti col quartiere
Per la finalità  didattica, è interessante la possibilità  per gli studenti delle Università  BOCCONI e IULM di raggiungere facilmente il sito sul Naviglio tramite i pullman 74 e 47 (con deviazione S. Rita-Tobagi) (tram 2). Pertanto all'interno del borgo RI. GI. dovranno trovare posto piccole ed agili strutture "mobili" di ristorazione, eventualmente anche per l'organizzazione di eventi culturali di élite in fascia serale (presentazione mostre, operette, dibattiti etc).

Da valorizzare la presenza della chiesa di S.Cristoforo, realizzata con mattoni delle locali fornaci insediate in Barona da tempi immemorabili, molto prima della RI.GI.

Da valorizzare la presenza di ben due templi del remo e dello sport quali la CANOTTIERI OLONA e la CANOTTIERI MILANO.

Complessivamente la "piazza interna" RI. GI. dovrebbe ospitare un polo culturale ricco di attrattive anche turistiche, integrando in modo dinamico il comprensorio di San Cristoforo senza creare ulteriori problemi di traffico (possibilità  di parcheggi a più piani sul dismesso ASHLAND, all'inizio di via Watt), e generando indotto calturale e commerciale.

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(A norma art. 2 Statuto Comitati)
COMITATO DELLE VIE SANTI, SAN COLOMBANO, BUCCINASCO
Proposta presentata al Consiglio. di Zona 6 - D. A. MILANO il 23/02/03