Interpellanza al Comune sul recupero della cascina Monterobbio
Cosa succede alla cascina Monterobbio? Il testo dell'interpellanza presentata dal consigliere Riccardo De Corato, che ringraziamo per avere ascoltato le segnalazioni presentate anche dall'associazione Verdi Navigli.
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COMUNE DI MILANO
Il consigliere
Milano 28 ottobre 1985
I sottocritti Consiglieri Comunali
- in relazione allo stato di degrado e di abbandono in cui si troverebbe la "Cascina Monterobbio" già citata nel censimento della popolazione della Barona a fine secolo XVI (Status Animarum 1597),
visto
che la suddetta Cascina è una vera memoria storica in Zona 16, che costituisce con i suoi 410.000 mq acquisiti nel 1959 dal Comune di Milano, l'area sulla quale è stato edificato il Quartiere Sant'Ambrogio con le vie che lo delimitano,
considerato
all'interno vi sono affreschi del tardo Rinascimento e grandi camini recanti lo stemma dei Monterobbio e tante altre testimonianze del ruolo rivestito per secoli dall'edificio al centro di un sistema econonico, sociale e paesaggistico, tipico del passaggio dalle piccole proprietà frazionate alla fase del latifondo, epoca Viscontea-Sforzesca,
rilevato
che i vecchi inquilini si adoperano affinchè tutto non vada in rovina, ma non ricevono assistenza né consulenza da chi ne è incaricato per legge (vi è da rilevare che anche i pregiati balconcini barocchi in ferro battuto sono orrnai erosi dagli agenti atmosferici),
osservato
che accanto alla mancanza di una vera manutenzione vi è il sistematico impoverimento del manto vegetale, anche perchè nel prato antistante, proprio nel punto di vista principale, laddove dovrebbe esserci la "quinta", la "cornice" (il primo piano dei pittori), staziona uno squallido bivacco permanente di roulottes e camion che impediscono qualunque funzione e perfino la "percezione" di tali valori.
Tutto ciò rilevato, i sottoscritti
INTERPELLANO
gli Assessori alla Partita per sapere:
1) Se risponde al vero la notizia che proprio sul fronte principale della Cascina stia per sorgere un "glorioso" blocco di gabinetti-spogliatoio ad opera di una Società sportiva locale, in modo da eliminare una volta per tutte le speranze di valorizzazione e recupero di chi ama questa rinascimentale architettura ancora immersa nella sua culla verde,
2) Se risponda al vero che l'unico gigantesco ippocastano, stupenda creatura vegetale e secolare è in serio pericolo e risulterebbe "condannato a morte per cloro", nel giro di pochi mesi (questi alberi non tollerano il cloro usato nei disinfettanti dei bagni), a causa di una vasta piattaforma che e stata gettata proprio sulle radici del secolare ippocastano,
3) Quali provvedimenti e quali misure intenda intraprendere l'Amministrazione Comunale a tutela e difesa di questa che è una delle ultime cascine nella Città di Milano,
4) Chi ha dato le relative suddette autorizzazioni per spogliatoi ecc. e se era a conoscenza dei notevoli guasti che avrebbero procurato alla suddetta Cascina che tra l'altro risulta essere stata scelta a simbolo visivo di tutte le cascine milanesi, nel volume "Cascine del Comune di Milano" edito dall'Assessorato al Demanio e Patrimonio e dall'Assessorato alla Cultura della Regione Lombardia.
RICCARDO DE CORATO
(seguono altre firme)