Genius Loci

Versione stampabileSegnala a un amico
Categorie: 

GENIUS LOCI di un luogo, di un evento, di una situazione archetipa ecc., è l'entità simbolica che prevalentemente li rappresenta. Un personaggio, un fenomeno, un mito o un evento particolare verificatosi in un posto, possiamo considerarlo il Genio o lo Spirito del luogo.
Per la rappresentazione visiva del G. L., abbiamo usato la tecnica tonale, escogitata da Leonardo da Vinci, poi ripresa da innumerevoli seguaci, dal 1500 in poi, fino agli impressionisti francesi, che abolivano il contorno degli oggetti e integravano nella composizione riflessi di luce, macchie colorate, oltre a nuove conoscenze di ottica anche strumentale.

Nelle opere di Leonardo tale tecnica viene applicata in modo "esoterico" a copertura totale del paesaggio con immagini nascoste. Il paesaggio stesso ne risulta ricco di pathos in quanto lascia sentire e percepire senza intervento razionale, ossia spesso senza che l'osservatore del quadro se ne renda conto.
La capacità interpretativa del paesaggio si estende quindi alle forme trasparenti per cui è possibile giocare tra caso e cosa in un modo che appare consequenziale ovvero interattivo.
Rendere visibile l'invisibile, oltre che avere una sua utilità indiscutibile in periodi storici di grave censura sulle modalità espressive degli individui, è obiettivamente il più alto conseguimento teorico-artistico-filosofico di Leonardo. Tale qualità gli fu riconosciuta anche dal Re di Francia Luigi XII suo ultimo mecenate, che riconosceva in lui uno dei massimi filosofi esistenti oltre naturalmente alla grande abilità e creatività.
Possiamo quindi sinteticamente indicare tale metodo di Leonardo come un vero e proprio codice superiore, spirituale, finalizzato a rendere percepibile il mondo spirituale: appunto ciò che viene definito esotericamente il vero Codice da Vinci.

Malgrado sia nelle arti pittografici sia in letteratura e poesia sia stato utilizzato e teorizzato, solo con l'avvento della fotografia nel secolo XIX, si ebbero le prime documentazioni prettamente scientifiche e non solo artistico-documentarie.


Storicamente si fa risalire la capacità percettivo-selettiva di senso-identificazione-personalizzazione attraverso il paesaggio, agli albori della civiltà anche pre-agricola in Africa (totem, animismo delle tribù), in Europa (Celti), in America (Atzechi e Maya, pellerossa in genere) ecc.

Tali popoli attivavano una interdipendenza religiosa verso la terra-paesaggio  intesa come luogo di spiritualità dovuto anche alla presenza delle anime sopra la terra percorsa e fecondata dagli altri elementi (soprattutto acqua-aria).


Il quadro di Gustave Courbet, maestro del realismo europeo, intitolato Paesaggio di neve con caprioli, costituisce un valido esempio di personificazione del Genius Loci (genio del luogo). Il dio-fauno dei nostri studi classici, Pan, può essere considerato il Genius Loci dei boschi e delle foreste antiche.

xxx 2

Qui lo si intravede sbirciare i bellissimi caprioli proprio dal centro ottico della composizione fra le altre suggestioni antropomorfe.

corna


FLUMEN - IL DONO DI CAMILLE

Nel 1872 Claude Monet si procura un battello-atelier col quale navigare la Senna ritraendo le sponde en plain air. Porta con sè la moglie Camille che però, dopo qualche anno, si ammala e muore. Claude continua a viaggiare sull'acqua e la sua tavolozza si fa più vivida e ispirata.
All'interno del quadro egli rappresenta non solo alberi, case, fiori, riflessi, ma anche la dolce immagine della moglie che, perduta Euridice, rivive nella sua arte.

A volte ritrae anche se stesso, accanto a Camille, immemori e uniti nella poesia eterna della natura.

barca1 barca

Il bateau-atelier, Claude Monet, 1874


Già nel 1966 Claude ha messo in opera il "Codice da Vinci" ossia la tecnica tonale leonardesca priva di contorni, con la quale magicamente rendere visibile il sentimento panico della natura. Coesistono contemporaneamente la visione più o meno razionale delle forme evidenti con l'espressione più o meno criptica del sentimento del pittore-poeta CHE GUARDA.

mare

Marina al chiaro di luna (Melbourne)                                 mare2


Nel 1879 Monet perde la moglie, ma la "ricrea" nei riflessi fatati di Vetheuil, vista di Lavacourt, oggi al Museo d'Orsay di Parigi.

fiori fiori2

img189


Nello stesso anno, 1879, Auguste Renoir firma questo fantastico ribollio di toni caldi All'isola Chatou dove appaiono, tra le altre, sagome e volti casuali, più intuibili che distinguibili. Probabilmente Monet si lasciò influenzare nel mettere a punto la sua versione tecnica di rappresentazione spirituale nel paesaggio.

monet 2 monet2 1

img126


Anche Charles Francois Daubigny con la sua Isola dell'amore suggerisce "fate" risalenti dalle acque, così come ce le consegna la letteratura fantastica di tutti i tempi, una per tutte La Dama del Lago della saga arturiana.
All'epoca, 1853, si trattava della fase "pioneristica" della tecnica criptica ispirata a Leonardo.

monet3 monet4


Del 1896 è Mattino sulla Senna, epifania di volti emozionati al sorgere della luna.

monet5 monet7

***

super

Articolo tratta dal Corriere della Sera del 18 febbraio 2010: la cascata della Vallategna potrebbe essere sostituita da un supermercato.

super2 2 super3

Da Il Giorno del 26 febbraio 2010

img127

Per il momento il mercato non si farà!
L'articolo è tratto da QN del 26 aprile 2010


Stendhal e Cantù a bocca aperta
Articolo tratto da Il Giorno del 26 febbraio 2010

stendhal

***

Viale degli Aceri

fiori 1

E' indubbio che il G. L. di questo Viale degli Aceri sia la copia di amanti che sinteticamente si ricava dall'immagine.

***

castro

Non c'è niente di criptico nell'eclatante gioco vegetale dei fratelli egemoni di Cuba
Corriere della Sera 6 aprile 2010

***

Entro qualche anno l'isoletta di New Moore, oggi contesa tra più paesi, scomparirà sotto le acque dell'oceano, tuttavia dalla vegetazione spontanea emerge qualche suggerimento visivo sul suo Genius Loci.

***

img034

Come un eco-visuale-virtuale l'impronta del grande Ruyard Kipling (Il libro della Giungla, Kim) si intravede a sinistra nell'immagine del verde bungalow indiano dove abitò a Mumbay (Bombay).
Corriere della Sera del 22 febbraio 2010

***

corot 1

La cascata delle Marmore a Terni, immortalata da Camille Corot, è un grandioso scenario antropico il cui efficace schema teatrale viene ancora spesso ripreso nelle opere contemporanee: come nell'esempio che segue.

img045

***

img037 img038

Premio PagineBianche, Il mio paesaggio di Gabriele Picco

***

M

Immagini di bellezza e spiritualità si evidenziano all'osservatore attento tra monti e boschi al
Passo dell'Aprica (SO)
Foto Carlo Silva tratta da Lombardia Verde Dossier (Regione Lombardia)

***

Altre immagini di tipo religioso sembrano apparire a causa del gioco combinato delle cime aguzze e articolate, con la variabilità delle nuvole in transito. Eccone un esempio in Val Pusteria.

img188

***

oasi 1

L'Oasi delle Farfalle, inserita ai Giardini Montanelli (Milano), mostra, insieme agli interessanti lepidotteri, i volti attenti e curiosi che li seguono.
Foto Cronaca Qui

***

img040

Probabile Genius Loci del fiume Lambro ad Arcore.
Foto Cronaca Qui, marzo 2010


img128 1

Entro qualche anno l'isoletta di New Moore, oggi contesa tra più paesi, scomparirà sotto le acque dell'oceano, tuttavia dalla vegetazione spontanea emerge qualche suggerimento visivo sul suo Genius Loci.

***

A Milano la montagnetta di S. Siro, detta Monte Stella, fu innalzata artificialmente nel dopoguerra e forestata, con effetti molto piacevoli. L'ambiente è ricco e vario e talvolta presenta curiose immagini baluginanti tra gli alberi, come se un estroso giardiniere li avesse sagomati. Nell'immagine che segue vediamo la solita schiera di volti espressivi in varie posizioni, ma potremmo includervi anche, ad esempio, l'immagine di un grazioso barboncino proprio al centro della scena:

img190

img191 img192