Riapre casa Ginori, fra porcellane e tavole imbandite
L’articolo, di Eva Desiderio, è tratto da «Il Giorno» del 19 giugno 2014
È come entrare in una bellissima casa d'altri tempi, affascinante e fiabesca, tra sale da pranzo e salotti di grande raffinatezza.
Siamo nella rinnovata Manifattura Ginori, nell'antico Palazzo Ginori in via Rondinelli a Firenze dove nel 1802 è stato aperto il primo negozio delle famose e bellissime porcellane.
Ed è una sorpresa grande entrare e vivere questa atmosfera di raffinata eleganza tra tavole imbandite con servizi di piatti dipinti a mano, come all'antico, da maestri artigiani, pittori che dietro ogni esemplare firmano sotto il mitico marchio il loro nome. E riceve moltissimi complimenti Karl Heinz Hofer, Consigliere Delegato di GRG (Gucci Richard Ginori) al quale la maison che fa capo al Gruppo Kering ha affidato il compito di ridare anima all'azienda di porcellane e di riaprire questo negozio.
Tutto è cambiato, in modo prodigioso. Da quando Gucci dopo una gara all'ultima battuta ha acquisito il marchio, che ha avuto come disegnatori personalità come Giò Ponti, nello stabilimento di Sesto Fiorentino si sta di nuovo lavorando a pieno ritmo.
Anche perché alle storiche collezioni di lavorazioni strepitose e ancora tutte manuali si sono affiancati decori nuovi, o rivisitate forme e colori. Bellissimi anche i vasi di fiori e le collezioni di alzate e candelabri tutti bianchi che ricordano fasti di casati lontani.
Alle pareti stampe originali del Settecento, a tema pappagalli. Tutto è stato riportato alle origini, perfino il soffitto a cassettoni. E non manca la cucina con le mattonelle a tema "Esperide", col disegno di farfalle.