Restituiamo alla città di Milano le sue conche
L'articolo è tratto dalla rivista dell'Associazione Amici dei Navigli (ottobre 2010)
Era il 2006 quando vennero inaugurate la Conchetta e la Conca Fallata, le prime conche del Naviglio di Pavia. Restaurate grazie a Regione Lombardia e al Comune di Milano la prima e anche con il prevalente contributo di A2A S.p.A. la seconda (con progetto a cura dell'Istituto per i Navigli) sono due insigni monumenti idraulici presenti a Milano.
Ma in città vi sono altre due conche, ben più antiche: si tratta della Conca di Viarenna – costruita nella seconda metà del ‘500 quando la conca preesistente che aveva sede nell'odierna Darsena venne demolita per far posto ai Bastioni – e della quattrocentesca Conca delle Gabelle. La prima serviva a collegare senza "rottura di carico" il Naviglio Grande e la Cerchia Interna; la seconda fungeva da raccordo tra la cerchia e il Naviglio della Martesana, introdotto a Milano alla fine del '400, con il contributo e il perfezionamento di Leonardo da Vinci, per portare più acqua nella cerchia.
Per riportare alla luce questi due veri e propri gioielli dell'ingegneria idraulica, l'Associazione Amici dei Navigli ha stilato due importanti progetti.
In particolare, per quanto riguarda la Conca delle Gabelle, è stato redatto un progetto' di restauro e di valorizzazione della monumentale opera che prevede l'applicazione di una fontana-canale sul fondo della conca con funzione sia di abbellire le opere restaurate che di fungere da memoria storica dell'importante ruolo svolto dal manufatto.
Per quanto riguarda la Conca di Viarenna, il progetto preliminare prevede di riconnettere la Conca, debitamente restaurata e rifunzionalizzata, alla Darsena, ricomponendo il bacino antistante per realizzare un porticciolo a servizio del Parco delle Basiliche: in questo modo si potrebbe riaprire un breve tratto del Naviglio sepolto.
Entrambi i progetti sono stati donati al Comune di Milano, il primo nel 2008 e il secondo lo scorso settembre, con la speranza che possano presto essere realizzati in modo da restituire alla città tutte e quattro le sue conche, vere testimonianze dell’eccellenza italiana nell’ingegneria idraulica.
A. M.