Un ricordo di Angelo Valdameri, guerriero e gentiluomo
di Emilia Franco e Rita Monfredi
Oggi FACEBOOK ricorda il consigliere di zona 6 Angelo VALDAMERI che l'8 luglio avrebbe compiuto 65 anni; delle sue qualità civiche e dei suoi personali talenti è perfino superfluo dire, tanto sono ben presenti a chi l'ha conosciuto e persino a chi ne avversava le idee politiche.
Della sua cultura e competenza non si faceva mai arma né sfoggio, anzi tendeva a mascherarle con lo stile sobrio ed essenziale che l'ha sempre contraddistinto. Così come non lasciava facilmente trapelare il suo amore per la storia e le tradizioni lombarde che si traduceva nella difesa forte e intransigente del territorio.
Come coordinatore dei Comitati di zona, non tralasciava alcuna questione che fosse oggetto di scandalo e disagio per i cittadini. Ricordiamo la sua efficace azione contro lo scempio dell'Olona in via Malaga a S.Cristoforo. Ricordo la sua formidabile lotta contro le discariche nel PARCO SUD in via Bardolino, Valpolicella, S.Marchetto, per cui non mancava anno che non guidasse la Biciclettata Barona-Ronchetto sul Naviglio-Assago fra le risaie: la più efficace forma di controllo e partecipazione da parte dei residenti.
Ricordiamo la sua rabbia quando in via Tre Castelli, fu autorizzato, in piena area archeologica (proprio sopra 1'area degli accampamenti romani) un enorme sfasciacarrozze, in presenza di altri "ben nove" sfasciacarrozze abusivi già insediati in zona. Un URGENTISSIMO INSEDIAMENTO in pieno agosto, per il quale era stata riunita URGENTEMENTE la Conferenza dei servizi in Regione.
Ricordiamo la sua tutela della Cascina Corio, gli causò una crisi morale profonda per la fiducia - anche politica - da lui riposta in chi non la meritava affatto. Il suo rammarico era che il quartiere fosse stato deprivato del previsto Centro Culturale, promesso e finanziato secondo la ormai remota "Convenzione GADOLA", presso la Cascina CORIO in via Merula; progetto per cui anche l'amico ORNELLA si era prodigato por decenni.
E' su questi argomenti che riemerge periodicamente, come un fiume carsico, l'infamia storica del Ronchetto, ben precedente le vicende della Duomo Connection, per cui non è mai finito l'accanimento a depredarlo della sua identità storica, che. nessuna Lega nemmeno sospetta, e che più volte si è cercato di seppellire sotto il cemento.
Angelo invece questa battaglia. l'aveva fatta sua e finchè ha potuto l'ha portata avanti. Possiamo ben dire che lui ci ha insegnato un metodo: mettere in rete tutti gli anticorpi del territorio dalle persone che ci vivono alle forze dell'ordine, passando per i politici ed i comitati per contrastare gli abusi e il degrado.
Ma senza di lui non è più la stessa battaglia, purtroppo.