A tu per tu con la cascina Guardia di Sopra
Un articolo uscito sul settimanale Sì o No, diffuso nel sudovest milanese, ripercorre in un'ipotetica intervista alla cascina Guardia di Sopra i principali passaggi delle vicende che hanno caratterizzato la struttura negli ultimi anni. Lo riproduciamo integralmente e consigliamo di leggerlo: è ben scritto e costituisce un ottimo strumento, per chi non ha una conoscenza diretta del luogo, per comprendere la situazione.
A tu per tu con la Guardia di Sopra
di Fulvio Scova
(tratto da Sì o No del 23 giugno 2006)
Si può intervistare una Cascina? Si può, si può, i suoi muri parlano e hanno visto tanto e tanto possono raccontare soprattutto se parliamo della Cascina Guardia di Sopra. La troviamo sempre più dimessa ma ancora in discreta forma alla vigilia di una nuova estate cocente e soprattutto sempre un po' pericolosa per lei. d'estate infatti, quando i più sono concentrati su ben altro, vengono sempre prese decisioni che la riguardano. "Parlare? Certo che parlo, anche se quando alzo la voce muri e serramenti scricchiolano un po'"Si sente vecchia?
"Non è che mi sento, lo sono anche. Una storia lunga la mia. Lei mi vede così, un po' malandata, ma per molto tempo a partire da cinque secoli fa, sono stata importante".
"Non è che mi sento, lo sono anche. Una storia lunga la mia. Lei mi vede così, un po' malandata, ma per molto tempo a partire da cinque secoli fa, sono stata importante".In che senso?
"Mi chiamo così perché facevo la guardia ai Navigli, facevo pagare i pedaggi, ero un centro di ricchezza e anche ben frequentata. Insomma chi lavorava qui, non faceva certo fatica a mettere insieme pranzo e cena. Qui si lavorava e naturalmente un po' si trafficava anche".
"Mi chiamo così perché facevo la guardia ai Navigli, facevo pagare i pedaggi, ero un centro di ricchezza e anche ben frequentata. Insomma chi lavorava qui, non faceva certo fatica a mettere insieme pranzo e cena. Qui si lavorava e naturalmente un po' si trafficava anche".E poi?
"E poi e poi, lo sa bene anche lei. I Navigli sono stati pian piano abbandonati, avete preferito trasportare tutto sulle vostre belle strade. Lei è di Milano vero? Sappia che tutto il materiale con cui avete costruito la vostra città è passato di qui, sui barconi che solcavano i Navigli, compresa la casa dove è nato lei. Comunque, finiti i Navigli, finita la Guardia, finita la Cascina".
"E poi e poi, lo sa bene anche lei. I Navigli sono stati pian piano abbandonati, avete preferito trasportare tutto sulle vostre belle strade. Lei è di Milano vero? Sappia che tutto il materiale con cui avete costruito la vostra città è passato di qui, sui barconi che solcavano i Navigli, compresa la casa dove è nato lei. Comunque, finiti i Navigli, finita la Guardia, finita la Cascina".E lei è rimasta sola!
"Non proprio del tutto. Qualcuno c'è sempre stato. L'officina di un fabbro, tra l'altro tutte le strutture delle feste popolari di Corsico sono state preparate qui, un pittore che abitava su nel torrione, una scuola di architettura, centinaia di gatti e anche attori celebri".
"Non proprio del tutto. Qualcuno c'è sempre stato. L'officina di un fabbro, tra l'altro tutte le strutture delle feste popolari di Corsico sono state preparate qui, un pittore che abitava su nel torrione, una scuola di architettura, centinaia di gatti e anche attori celebri".Attori?
"Attori, attori. Hanno girato qui un episodio della Piovra, con quel tal Michele Placido. Scena forte con tanto di sequestro e di morto".
"Attori, attori. Hanno girato qui un episodio della , con quel tal Michele Placido. Scena forte con tanto di sequestro e di morto".Luci della ribalta insomma!
"Sì, spente subito. Per un po' niente e poi sono arrivati gli extra comunitari".
"Sì, spente subito. Per un po' niente e poi sono arrivati gli extra comunitari".Mica sarà razzista!
"Ma figuriamoci, io ho visto di tutto, ho conosciuto di tutto e posso essere razzista? Sono pronta ad ospitare chi vogliono, ma sono nata qui, non sono un apolide, voglio essere qualcosa anche per il territorio in cui ho messo radici. Ho un'identità da difendere e proprio per questo sono aperta a tutti, ma senza essere snaturata".
"Ma figuriamoci, io ho visto di tutto, ho conosciuto di tutto e posso essere razzista? Sono pronta ad ospitare chi vogliono, ma sono nata qui, non sono un apolide, voglio essere qualcosa anche per il territorio in cui ho messo radici. Ho un'identità da difendere e proprio per questo sono aperta a tutti, ma senza essere snaturata".Ma qualcosa sarà pur stato fatto per lei no?
"Oh progetti tanti. C'è stato anche un sindaco che si è occupato di me. C'è stato un progetto dell'Università di Milano, poi un progetto dove c'era dentro un sacco di gente, tra cui due stelle del pallone, Gullit e Baggio".
E cosa volevano fare?
"Una di quelle cose che voi chiamate centri culturali polivalenti. Insomma una bella cosa che mi avrebbe dato nuova vita, anzi mi avrebbe riportato in vita. Sa, accoglienza per stranieri, ma anche iniziative, spettacoli, incontri, una discoteca. Mangiare, parlare, ballare, un po' di vita. Ma di soldi ne giravano pochi e per me ne servono molti. Non per far la preziosa, ma sono bella grossa e anche un bel po' in disarmo e rimettermi in sesto costa".
"Una di quelle cose che voi chiamate centri culturali polivalenti. Insomma una bella cosa che mi avrebbe dato nuova vita, anzi mi avrebbe riportato in vita. Sa, accoglienza per stranieri, ma anche iniziative, spettacoli, incontri, una discoteca. Mangiare, parlare, ballare, un po' di vita. Ma di soldi ne giravano pochi e per me ne servono molti. Non per far la preziosa, ma sono bella grossa e anche un bel po' in disarmo e rimettermi in sesto costa".Veniamo a oggi!
"Poi c'è stato un lungo periodo di silenzio, pensavo si fossero dimenticati tutti di me, a parte i gatti naturalmente. Finché pare che un tizio mi veda, si innamori (perché comunque faccio ancora colpo eh?) e va dal sindaco. Lui, il tizio non il sindaco, è buddista e vuol tirare dentro un'associazione che conosce e che i soldi sembra averli davvero. Si parla, si tratta, si discute un sacco sulle mie mura che intanto sembrano sempre più macerie. Sembra quasi che sia fatta, anche se mi secca che i passaggi decisivi li fanno proprio in pieno agosto quando i miei concittadini sono in vacanza. Insomma si profila una specie di compromesso: del tipo io all'associazione buddista, ma l'associazione mi apre alla città , non era chiarissimo il tutto, comunque!"
"Poi c'è stato un lungo periodo di silenzio, pensavo si fossero dimenticati tutti di me, a parte i gatti naturalmente. Finché pare che un tizio mi veda, si innamori (perché comunque faccio ancora colpo eh?) e va dal sindaco. Lui, il tizio non il sindaco, è buddista e vuol tirare dentro un'associazione che conosce e che i soldi sembra averli davvero. Si parla, si tratta, si discute un sacco sulle mie mura che intanto sembrano sempre più macerie. Sembra quasi che sia fatta, anche se mi secca che i passaggi decisivi li fanno proprio in pieno agosto quando i miei concittadini sono in vacanza. Insomma si profila una specie di compromesso: del tipo io all'associazione buddista, ma l'associazione mi apre alla città , non era chiarissimo il tutto, comunque!"Comunque?
"Comunque a un certo momento, di punto in bianco, questi si ritirano. Troppo rumore, troppe polemiche, sa questi sono giapponesi e sono un po' legnosi, poco avvezzi alle nostre cagnare mediterranee che fanno di noi un paese "straordinario". Anche il tizio innamorato di me e che aveva un po' curato il tutto, esce di scena, o ce lo mettono fuori, non so. Insomma morta lì".
"Comunque a un certo momento, di punto in bianco, questi si ritirano. Troppo rumore, troppe polemiche, sa questi sono giapponesi e sono un po' legnosi, poco avvezzi alle nostre cagnare mediterranee che fanno di noi un paese "straordinario". Anche il tizio innamorato di me e che aveva un po' curato il tutto, esce di scena, o ce lo mettono fuori, non so. Insomma morta lì".E adesso?
"Sempre di punto in bianco l'associazione buddista torna fuori e si dice di nuovo disponibile"
"Sempre di punto in bianco l'associazione buddista torna fuori e si dice di nuovo disponibile"Contenta allora?
"Contenta, contenta! Certo che non sono nelle condizioni di poter "schifare" niente e nessuno! ma!".
"Contenta, contenta! Certo che non sono nelle condizioni di poter "schifare" niente e nessuno! ma!".Ma?
"Non mi piacciono le cose che non vengono fatte alla luce del sole. Io appartengo alla città e voglio che questa città , possa parlare e discutere di un pezzo della sua storia e che storia, scusi. Senza sembrare vanitosa sono forse il pezzo più importante, macché forse, sono il pezzo più importante. Invece: fax di rinuncia, silenzio (ma è chiaro che sotto sotto qualcuno ci lavorava, sono vecchia ma non ancora rimbambita) e poi questo nuovo accordo da cui non si capisce bene se mi affittano, se mi vendono, se sarò aperta a tutti o di proprietà e uso esclusivo, tutto in sordina, mormorato, accennato, sussurrato, dieci righe di comunicato per dire uhe!, sono tornati i buddisti. No, non sono contenta, forse un po' rassegnata ecco!"
"Non mi piacciono le cose che non vengono fatte alla luce del sole. Io appartengo alla città e voglio che questa città , possa parlare e discutere di un pezzo della sua storia e che storia, scusi. Senza sembrare vanitosa sono forse il pezzo più importante, macche' forse, sono il pezzo più importante. Invece: fax di rinuncia, silenzio (ma è chiaro che sotto sotto qualcuno ci lavorava, sono vecchia ma non ancora rimbambita) e poi questo nuovo accordo da cui non si capisce bene se mi affittano, se mi vendono, se sarò aperta a tutti o di proprietà e uso esclusivo, tutto in sordina, mormorato, accennato, sussurrato, dieci righe di comunicato per dire uhe!, sono tornati i buddisti. No, non sono contenta, forse un po' rassegnata ecco!"Su non faccia così, piuttosto mi dica ma lei cosa vorrebbe essere?
"Beh mi pare di averglielo spiegato no? Sarò più chiara: vorrei essere un posto dove possano venire i miei concittadini, anzi i miei compaesani. In fin dei conti li conosco bene, di qualcuno di loro ho conosciuto anche gli avi. Anzi a proposito di avi, potrei proprio ospitare anche un museo, qualcosa che richiami la gente anche da fuori. Guardi che ho detto ospitare un museo non che mi considero un pezzo da museo".
"Beh mi pare di averglielo spiegato no? Sarò più chiara: vorrei essere un posto dove possano venire i miei concittadini, anzi i miei compaesani. In fin dei conti li conosco bene, di qualcuno di loro ho conosciuto anche gli avi. Anzi a proposito di avi, potrei proprio ospitare anche un museo, qualcosa che richiami la gente anche da fuori. Guardi che ho detto ospitare un museo non che mi considero un pezzo da museo".Va bene la lascio, sento un po' troppi scricchiolii, forse l'ho un po' stancata!
"In effetti! La saluto, la vedo tutte le mattine passarmi davanti con quella macchina anche lei un po' malandata. Non ci passi solo di fianco ai Navigli, li navighi qualche volta. Le farà bene".
"In effetti! La saluto, la vedo tutte le mattine passarmi davanti con quella macchina anche lei un po' malandata. Non ci passi solo di fianco ai Navigli, li navighi qualche volta. Le farà bene".