I distretti italiani diventano 'culturali'
Le opere d'arte nel nostro paese sono talmente abbondanti da collocarci in testa alla classifica di quelli con il maggior numero di beni di valore storico-artistico riconosciuti come tali. Perché non valorizzare espressamente questa concentrazione investendo nello sviluppo dei 'distretti culturali'? Il modello di riferimento dovrebbe essere, naturalmente, quello dei distretti industriali, che tanto bene ha fatto allo sviluppo economico del nostro paese. La proposta, riportata nel supplemento Affari e finanza di Repubblica, è del banchiere Carlo Imperatori.